Gambero virile

Orconectes virilis (Hagen, 1870)

Il gambero virile è una specie di piccole dimensioni, che spesso non supera i 10 cm, sebbene possa raggiungere i 12 cm. Il carapace è liscio e di colore marrone, mentre le chele dalla forma ampia e appiattita, sono caratterizzate da tubercoli di colore giallastro, generalmente disposti in due file sul margine superiore.

  • Classe

    Malacostraca
  • Ordine

    Decapoda
  • Famiglia

    Cambaridae
  • Nome inglese

    Virile Crayfish

area di presenza naturale

Il gambero virile è originario del Nord America.

area di introduzione

nel mondo
È stato introdotto in numerose località del Nord America al di fuori del suo areale originario e in Messico, nonché in Europa.

in Europa
In Europa la specie risulta introdotta in Olanda e nel Regno Unito.

DISTRIBUZIONE IN ITALIA

Non segnalato in Italia.

BIOLOGIA ED ECOLOGIA

Il gambero virile è onnivoro e la sua alimentazione include sia specie animali che vegetali. In particolare, si ciba di macroinvertebrati, come lumache e insetti ma non disdegna anche i pesci di piccole dimensioni e le loro uova, girini e piante acquatiche. Questa specie può vivere fino a 3 anni e si riproduce una volta all'anno; l'accoppiamento avviene di solito in autunno e le uova (una femmina ne può deporre fino a 700) si schiudono alcuni mesi dopo, in primavera.

Vive in habitat d'acqua dolce, principalmente ruscelli e laghi con fondali sufficientemente profondi da non congelare. Predilige i substrati rocciosi e i fondali fangosi e sabbiosi.

VETTORI DI INTRODUZIONE

Si ritiene che la principale origine degli esemplari rilasciati in Europa in modo accidentale o deliberato, sia legata al commercio degli animali da acquario e a scopo alimentare, nonché dalle immissioni finalizzate al controllo delle piante acquatiche e dei molluschi d’acqua dolce. Negli USA è stato frequentemente utilizzato e rilasciato nell’ambiente naturale come esca viva. La diffusione del gambero virile è favorita dall’elevato tasso riproduttivo e dalla rapida crescita che caratterizzano questa specie.

IMPATTI

Rapporti con l’uomo, impatto sanitario e socioeconomico

Non sono noti impatti significativi della specie, ma se le sue popolazioni dovessero crescere in maniera significativa potrebbero causare un impatto sulle attività di pesca sportiva. Di fatto il gambero virile potrebbe interferire con le popolazioni di pesci di interesse alieutico, predandone le uova e distruggendo la vegetazione che gli avannotti utilizzano come riparo. Si ritiene inoltre che le attività di scavo possano causare danni agli impianti di irrigazione, come riportato per gli USA e agli argini dei corsi d’acqua.

Impatto su altre specie

Il gambero virile rappresenta una grave minaccia per le altre specie di gamberi presenti in Europa, in quanto può entrare in competizione con esse. Inoltre in quanto portatore sano di alcune gravi malattie, come la cosiddetta “peste del gambero” (Aphanomyces astaci), può causare la scomparsa di intere popolazioni di specie native, tra cui Austropotamobius pallipes.

Impatto sugli ecosistemi

Questa specie può avere un impatto significativo sugli habitat di acqua dolce, interferendo con l’intera catena alimentare di questi ambienti. Ad esempio in Olanda si ritiene possa essere stato responsabile del declino della vegetazione acquatica in alcuni canali.

METODI DI GESTIONE

L’eradicazione di questi gamberi è possibile, nei bacini idrici piccoli e chiusi, utilizzando dei biocidi, ovvero sostanze tossiche per microrganismi vegetali e animali. Tuttavia, questo metodo di controllo è sconsigliabile a causa dei costi elevati e gli effetti negativi sulla salute umana e sull'ambiente. Risultati incoraggianti sono stati ottenuti in esperimenti di controllo biologico per mezzo di un virus, tuttavia ricerche più approfondite sono necessarie per stabilire se tale controllo può essere utilizzato in sicurezza in natura.