Che cosa si sta facendo?

Per rispondere a questa grave e crescente minaccia, le istituzioni internazionali hanno adottato diverse normative, regolamenti e risoluzioni. In particolare, nel 2014 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno approvato il Regolamento UE 1143/2014 “recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive", entrato in vigore dal 1 gennaio 2015.

Il 14 febbraio 2018 è entrato in vigore il decreto legislativo n.230 per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE n. 1143/2014.

Oltre a questi importanti passaggi legislativi però, risulta indispensabile il supporto dell’intera società per una gestione realmente efficace del problema. Questo fenomeno è infatti strettamente connesso alle attività antropiche, ed è quindi essenziale promuovere comportamenti più responsabili da parte di tutti i settori della società, al fine di prevenire l’introduzione di nuove specie e a frenare la diffusione di quelle già presenti. Va inoltre sottolineato che diverse indagini a livello europeo hanno evidenziato la scarsa conoscenza della problematica da parte dell’opinione pubblica europea, e questa limitata conoscenza rappresenta un significativo ostacolo all’adozione di comportamenti responsabili.

Tutti devono essere informati sulle problematiche causate dalle specie esotiche invasive e sui motivi che rendono necessario ed urgente intervenire per contrastare questa minaccia.

A tal proposito, a livello europeo sono stati prodotti una serie di codici di condotta volontari, rivolti ai diversi settori della società coinvolti nell’introduzione (volontaria o accidentale) di specie esotiche invasive come i cacciatori, i pescatori, i commercianti di animali da compagnia e i florovivaisti. I codici, contengono suggerimenti e consigli utili per limitare il rischio di rilascio e la diffusione delle specie esotiche nell’ambito dei diversi settori di attività. I codici sono attualmente disponibli in lingua inglese ma sono in corso di traduzione in Italiano nell’ambito del progetto Life ASAP.

Anche il singolo cittadino può contribuire in molti modi, in primo luogo attraverso l’adozione di comportamenti responsabili: evitando di comprare specie esotiche invasive come animali da compagnia e, soprattutto, di liberarle nell’ambiente, facendo attenzione a quali piante si scelgono per abbellire il proprio giardino per evitare che possano diffondersi nell’ambiente circostante, segnalando tempestivamente nuove aree di presenza delle specie di rilevanza unionale e aiutando, ove possibile, a rimuovere le specie più dannose contribuendo al recupero degli ambienti naturali.