Topo muschiato

Ondatra zibethicus (Linnaeus, 1766)

È un roditore dal corpo massiccio, con testa larga, occhi e orecchie piccoli. La lunghezza testa-corpo è di 25-40 cm e la coda, appiattita lateralmente, è di 19-28 cm; il peso degli esemplari adulti è di 600-1700 grammi. Le zampe sono corte e quelle posteriori sono parzialmente palmate come adattamento alla vita acquatica. Il pelo ha una colorazione variabile dal castano al marrone scuro, è più chiaro sui fianchi e grigiastro sul ventre. La coda è poco pelosa.

  • Classe

    Mammalia
  • Ordine

    Rodentia
  • Famiglia

    Cricetidae
  • Sinonimi principali

    Castor zibethicus
  • Nome inglese

    Muskrat
Autore: David Menke
Licenza: Public Domain

area di presenza naturale

La distribuzione originaria dell'ondatra copre gran parte del Nord America, dalla regione settentrionale del Canada a tutti gli Stati Uniti, ad eccezione della Florida e delle regioni aride sud-occidentali.

area di introduzione

nel mondo
La specie è stata introdotta in Sud America e in buona parte dell'Eurasia, dall'Atlantico al Pacifico fino al Giappone.

in Europa
L'ondatra è stato introdotto in Europa per la prima volta nel 1905 in Repubblica Ceca e poi in diverse altre località, da dove si è ampiamente diffuso in buona parte del continente, dalla Francia alla Russia, e dall'Italia e la Romania fino alla penisola Scandinava e le regioni Baltiche. La specie è stata eradicata completamente in Gran Bretagna.

DISTRIBUZIONE IN ITALIA

Le prime segnalazioni risalgono agli anni '50. Dagli anni '90 la specie è occasionalmente segnalata in Friuli-Venezia Giulia, con individui probabilmente in espansione dalla vicina Slovenia.

Mappa di distribuzione (su celle 10x10kmq) aggiornata a giugno 2019 per la rendicontazione ai sensi dell’art.24 del Reg. UE 1143/14.

BIOLOGIA ED ECOLOGIA

L'ondatra è un roditore semiacquatico che vive in ambienti umidi. Le tane sono scavate negli argini, spesso con entrata sommersa, o costruite con materiale vegetale come canne e giunchi. Gli individui sono attivi soprattutto di giorno e al crepuscolo e si nutrono prevalentemente di vegetali acquatici, che riescono a consumare anche stando sott'acqua per diversi minuti. In periodi di scarsità di cibo non disdegnano prede animali come crostacei, molluschi e numerosi piccoli vertebrati. Questa specie si riproduce preferibilmente in inverno-inizio primavera, ma anche tutto l'anno se le condizioni climatiche e ambientali lo permettono. Le cucciolate sono di 3-8 piccoli che condividono il nido con i genitori fino al raggiungimento della maturità sessuale a circa un anno di età.

La specie vive in una varietà di ambienti umidi come paludi, laghi, fiumi e canali, purché ci sia fitta vegetazione sulle rive e in acqua.

VETTORI DI INTRODUZIONE

Questa specie è stata importata in Europa per essere allevata come animale da pelliccia. In seguito a rilasci accidentali o volontari in diverse località si è diffusa velocemente in ampie regioni grazie alla sua elevata capacità di colonizzazione. In Italia è arrivata per espansione spontanea della popolazione slovena.

IMPATTI

Rapporti con l’uomo, impatto sanitario e socioeconomico

A causa della sua attività di scavo, questa specie indebolisce e danneggia gli argini di corsi d'acqua e canali, causandone il potenziale collasso e il conseguente rischio di allagamenti. Per le sue abitudini alimentari è causa di potenziali danni alle colture agricole. La specie pone inoltre rischi per la salute umana in quanto rappresenta un vettore o un serbatoio per diversi patogeni e parassiti pericolosi per l'uomo.

Impatto su altre specie

Lo scavo e il consumo di materiale vegetale causano alterazioni nelle comunità di vertebrati e invertebrati, oltre ad avere impatti diretti sulle prede di cui occasionalmente la specie si nutre. Alcuni dati suggeriscono inoltre una possibile competizione con l'arvicola acquatica.

Impatto sugli ecosistemi

Alte densità di questi animali possono causare la distruzione degli habitat naturali, la riduzione della densità di alcune piante e l'alterazione della composizione delle comunità vegetali.

METODI DI GESTIONE

L’ondatra viene controllata tramite trappole, armi da fuoco o esche avvelenate con lo scopo di contenerne il numero. Le recinzioni vengono utilizzate per proteggere orti e colture dai danni.