ANALISI E PRIORITIZZAZIONE DEI VETTORI DI INGRESSO DELLE SPECIE ALIENE IN ITALIA

Il Regolamento UE 1143/14 prevede all’articolo 13 (Piani d'azione sui vettori delle specie esotiche invasive) alcune specifiche disposizioni per quanto concerne le modalità di ingresso delle specie esotiche invasive all’interno dell’Unione europea:

  1. Entro 18 mesi dall'adozione dell'elenco dell'Unione, gli Stati membri svolgono un'analisi approfondita dei vettori tramite i quali le specie esotiche invasive di rilevanza unionale sono accidentalmente introdotte e si diffondono, almeno nel loro territorio, nonché nelle acque marine quali definite all'articolo 3, punto 1, della direttiva 2008/56/CE, e identificano i vettori che richiedono azioni prioritarie («vettori prioritari») in ragione della quantità delle specie che entrano nell'Unione attraverso tali vettori o dell'entità dei potenziali danni da esse causati.

 

Il decreto legislativo 230/17 di adeguamento della normativa italiana al Regolamento UE 1143/14 riprende in modo integrale le disposizioni del Regolamento sul tema dei vettori di ingresso, delineando all’articolo 7 (Piano d'azione sui vettori delle specie esotiche invasive) ruoli e responsabilità nel dettaglio:

  1. Entro 18 mesi dall'adozione dell'elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale, il Ministero, sentiti i Ministeri interessati e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, con il supporto tecnico dell'ISPRA, identifica i vettori di introduzione accidentale che richiedono le azioni prioritarie di cui all'articolo 13 del regolamento.

 

In adempimento alle norme sopra riportate, ISPRA ha prodotto il rapporto tecnico, di seguito scaricabile, "Analisi e prioritizzazione dei vettori di ingresso delle specie aliene in Italia", finalizzato all’identificazione dei vettori di introduzione accidentale di specie esotiche invasive che richiedono azion prioritarie di cui all'articolo 13 del Regolamento (UE) n. 1143/14.